Servizi di interpretariato per sordi: detraibilità fiscale
- CAF ANMIL MASTER
- 26 ago
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I servizi di interpretariato per sordi sono soggetti alla detrazione fiscale del 19% delle spese sostenute: se le hai sostenute, puoi indicarle nel tuo 730/2025.

I soggetti minorati sensoriali dell'udito, affetti da sordità congenita o acquisita durante l'età evolutiva e tale da compromettere il normale apprendimento del linguaggio parlato possono usufruire della detrazione fiscale del 19% per le spese sostenute per i servizi di interpretariato.
In sede di dichiarazione, va presentata la certificazione fiscale rilasciata dai fornitori del servizio di interpretariato e va dimostrato che l'onere sia stato sostenuto con versamento bancario o postale, tramite sistemi di pagamento "tracciabili".
La dimostrazione del contribuente, di aver pagato tramite sistemi tracciabili, avviene mediante relativa annotazione nel documento commerciale, fattura o ricevuta fiscale oppure mediante prova cartacea della transazione (ricevuta della carta di debito/credito, copia bollettino postale, MAV, pagamenti con PagoPA, estratto conto, ecc).
Sin dal 2020, la detrazione per questo tipo di servizi è ammessa per intero per i titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro: superato tale limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo di 240.000 euro.
Non sono previsti limiti di spesa su cui calcolare la detrazione, la quale pertanto viene conteggiata sull'intero costo sostenuto per le spese di interpretariato.
Nel caso in cui il datore di lavoro avesse provveduto a rimborsare le spese per i servizi di interpretariato, in sostituzione delle retribuzioni premiali, la detrazione non è prevista a meno che vi sia una parte di spesa non rimborsata che invece potrà essere indicata nel 730/2025.
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