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Ristrutturare casa in affitto è possibile?

I contribuenti che vivono in un immobile in affitto possono portare in detrazione le spese dei lavori di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico.


Nell’articolo 16-bis del TUIR si specifica che l’agevolazione spetta a tutti i contribuenti che possiedono o detengono, in base ad un titolo idoneo, l’immobile che è oggetto di interventi di riqualificazione.

Quindi se il detentore (colui che usufruisce dell’immobile) dell’immobile è in possesso di un contratto di locazione o di comodato d’uso regolarmente registrato all’ Agenzia delle Entrate prima dell’inizio dei lavori è possibile avere la detrazione.


Ai fini della detrazione IRPEF il proprietario dell’immobile dovrà rilasciare al locatario il consenso all’esecuzione dei lavori in forma scritta, entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale si intende usufruire della detrazione.

Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato le detrazioni fiscali spettanti per gli interventi di recupero del


patrimonio edilizio e di efficientamento energetico, eseguiti sulle singole unità immobiliari ad uso abitativo e le ha ripartite in 10 quote annuali di pari importo.


E’ possibile anche usufruire dell’opzione per lo sconto in fattura o della cessione del credito, che è ammessa anche per le detrazioni di spese effettuate nel 2021 e nel 2022.

Il contribuente affittuario dell’immobile che ha sostenuto le spese di ristrutturazione dell’immobile può anche usufruire della detrazione del bonus mobili per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore nei casi di forni e lavasciuga).

La spesa da poter detrarre ha un massimale di 10.000 euro per il 2022 e dovrà essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.




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