Il bonus ristrutturazione 2022, come funziona e quali sono i lavori ammessi in detrazione?
Con la nuova Legge di Bilancio, anche per il 2022, viene confermata la proroga per il bonus del 50% sull’IRPEF per i lavori di ristrutturazione edilizia e la possibilità di beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Si ha la possibilità di portare in detrazione al 50% le spese sostenute per i lavori di risanamento edilizio di manutenzione
straordinaria e ordinaria, solo per i condomini fino ad un massimo di spesa di 96.000 euro.
Per i bonus edilizi si tratta di agevolazioni disciplinate dall’articolo 16-bis del TUIR, che ogni anno subiscono delle variazioni per l’aumento dei limiti di detraibilità passando quest’anno dal 36% al 50%
Nonostante l’Agenzia delle Entrate non abbia modificato le indicazioni operative per i lavori di ristrutturazione 2022 a dicembre 2021 sono stati introdotti i nuovi adempimenti anti-frode per contrastare le truffe in merito alla cessione del credito e lo sconto in fattura.
La detrazione del 50% dall’IRPEF può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche dai soggetti che sostengono le spese:
proprietari o nudi proprietari;
titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
locatari o comodatari;
I lavori ammessi al bonus del 50% sono i seguenti:
lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).
Per effettuare i pagamenti delle fatture relative ai lavori di ristrutturazione edilizia 2022, bisognerà utilizzare un bonifico bancario o postale parlante, all’interno del quale dovranno essere indicati i seguenti dati:
causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
codice fiscale del beneficiario della detrazione;
codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.
Sarà possibile usufruire del bonus ristrutturazione anche per i lavori che verranno pagati con un finanziamento.
In questo caso la società finanziaria dovrà pagare tramite bonifico (art. 16-bis del Dpr 917/1986), seguendo tutte le indicazioni per la compilazione (indicando il CF del soggetto per il quale si effettua il pagamento) e il titolare dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze a fornito chiarimenti in merito alla detrazione IRPEF del 50% per la sostituzione delle porte, lavoro che molti credono erroneamente che rientri nel bonus mobili.
Come chiarito dal MEF, la detrazione del 50% è infatti riconosciuta solo qualora la spesa rientri in un intervento più ampio e articolato di manutenzione edilizia straordinaria.
La normativa che ha introdotto l’obbligo di comunicazione ENEA per i lavori ammessi al bonus ristrutturazioni che comportano anche un risparmio energetico non ha previsto ne sanzioni in caso di mancato invio, né la perdita di detrazione.
L’invio della comunicazione ENEA deve infatti essere effettuata entro i 90 giorni successivi al termine dei lavori eseguiti.
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