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Interessi del mutuo prima casa: cosa accade con un trasferimento all'estero?

Se hai acquistato un'abitazione adibita come "prima casa" con un mutuo e devi trasferirti all'estero, cosa accade agli interessi passivi che continui a pagare?


donna che lavora all'estero

Normalmente, le disposizioni stabiliscono che gli interessi passivi di un mutuo contratto per l'acquisto di una abitazione e delle sue pertinenze siano soggetti alla detrazione del 19%, assieme ai relativi oneri accessori, per un importo non superiore a 4.000 euro.


Nel caso in cui si dovesse presentare una situazione come quella indicata sopra e cioè, di trasferimento all'estero per motivi di lavoro, dopo l'acquisto dell'immobile, il diritto alla detrazione non andrebbe perso.


A chiarire quanto sopra, è l'Agenzia delle entrate, specificando che:


"L’art. 24 del TUIR [...] prevede al comma 3, tra gli oneri che possono essere portati in detrazione da detti soggetti non residenti, [...] la detrazione per interessi passivi relativi al mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione principale. [...]

“Il diritto a fruire della detrazione per gli interessi passivi permane anche nel caso in cui il contribuente trasferisca la propria residenza in un comune limitrofo a quello in cui si trova la sede di lavoro. La generica formulazione adottata dalla norma “trasferimenti per motivi di lavoro” consente, infatti, di continuare a fruire della detrazione nei casi in cui la variazione dell’abitazione principale risulti oggettivamente attribuibile all’attuale situazione lavorativa del contribuente senza richiedere l’ulteriore condizione che la nuova abitazione principale sia stabilita nel medesimo comune in cui si trova la sede di lavoro. Il principio che consente la detrazione degli interessi passivi solo in relazione ad immobili adibiti ad abitazione principale può essere derogato fintantoché sussistono i presupposti previsti per avvalersi della deroga, vale a dire finché permangono i motivi di lavoro che hanno determinato la variazione della dimora abituale. Se, pertanto, vengono meno le esigenze lavorative che hanno determinato lo spostamento della dimora abituale non troverà più applicazione la citata deroga, con la conseguenza che, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in cui sono venute meno le predette esigenze lavorative, il contribuente perderà il diritto alla detrazione degli interessi.”


Sulla base di quanto indicato sopra, dunque, anche il caso di un trasferimento all'estero consentirebbe di applicare la deroga e quindi di detrarre gli interessi passivi del mutuo contratto per l'acquisto della prima casa anche se questa risulta locata.







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