Eredità immobiliare: come non perdere il diritto alla detrazione dei bonus edilizi
- CAF ANMIL MASTER
- 7 ott
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Le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio realizzati su parti comuni di edifici residenziali e su singole unità immobiliari - e relative pertinenze - sono detraibili attualmente al 36% (o al 50% in caso di abitazione principale).

Cosa accade in caso di decesso del contribuente con diritto di detrazione?
Le quote di detrazione non fruite dal defunto vengono trasferite al nuovo proprietario dell'immobile (erede) che potrà beneficiarne per i successivi periodi di imposta.
Attenzione al fatto che l'erede che subentra nella titolarità dell'immobile sia effettivamente il detentore materiale e diretta del bene: cosa significa questo? Che l'immobile ereditato non deve essere locato o concesso in comodato d'uso a nessun altro.
Se nell'anno di apertura della successione non vi è nessun erede a detenere materialmente e direttamente l'immobile, non sarà possibile usufruire delle quote di detrazione dei bonus edilizi fin tanto che l'immobile non tornerà ad essere libero da contratti di comodato d'uso o locazioni e la detrazione, per quell'anno, andrà persa.
Bisogna sottolineare anche che la detrazione per l'erede viene concessa solo se questi detiene l'immobile per l'intero periodo di imposta in cui si applica la detrazione e cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno di riferimento: se l'acquisizione si verifica in corso d'opera, viene meno la possibilità di usufruire della quota detraibile per quell'anno di imposta.
Se il numero di eredi che detengono materialmente e direttamente l'immobile varia nel corso da un anno all'altro, la detrazione dovrà essere ripartita proporzionalmente tra gli eredi stessi, per ciascun periodo e in base alla detenzione effettiva.
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