Le spese veterinarie sono tra quelle riconosciute dall'Agenzia delle Entrate come detraibili nel 730/2023, nella misura del 19%.
Nel modello 730/2023 è possibile portare in detrazione le spese veterinarie sostenute nel 2022, applicando la detrazione di imposta Irpef del 19% sulla parte che eccede la franchigia di 129,11 euro fino a massimo di 550 euro.
Facciamo un esempio pratico: se i costi sostenuti sono pari a 600 euro, la detrazione del 19% viene applicata necessariamente partendo dall’importo massimo stabilito di 550 euro e, in particolare, alla differenza tra esso e la franchigia (129,11 euro) e cioè su 421 euro. La detrazione massima spettante, dunque, è pari a 80 euro circa.
Le spese che danno diritto a detrazione sono quelle sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopi di compagnia o per pratica sportiva e, nel dettaglio:
prestazioni professionali rese da un veterinario
acquisto medicinali veterinari prescritti dal veterinario (eccetto i mangimi speciali)
analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie.
Ai fini della detraibilità delle spese per farmaci, occorre conservare lo scontrino “parlante” (non serve la prescrizione del veterinario), mentre per le prestazioni professionali del medico veterinario, è richiesta la fattura.
Oltre a questa documentazione, si richiede sempre un’autocertificazione attestante che l’animale sia legalmente detenuto per scopi di compagnia o pratica sportiva.
Le spese possono essere portate in detrazione dal soggetto che ha sostenuto la spesa, anche laddove questi non sia il proprietario. Per ogni casistica, vale comunque la regola del pagamento effettuato con mezzi tracciabili (versamento bancario/postale, bancomat, moneta elettronica).
Non rientrano tra le spese detraibili quelle sostenute per la cura di animali destinati all’allevamento, alla riproduzione e al consumo alimentare nonché quelle per la cura di animali allevati o detenuti in attività agricole o commerciali.
Accedere alla detrazione è possibile per intero fino a un reddito complessivo di 120.000 euro, dopodiché il valore della detrazione decrescerà fino ad azzerarsi difronte a un reddito complessivo di 240.000 euro.
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