Detraibilità dei sistemi anti-intrusione: cosa c'è da sapere
- CAF ANMIL MASTER
- 1 giorno fa
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Nel proprio 730/2025 è possibile portare in detrazione le spese relative all'acquisto e all'installazione di sistemi anti-intrusione nella propria abitazione.

Le misure che mirano alla prevenzione del compimento di atti illeciti da parte di terzi e dei danni su una unità abitativa rientrano negli oneri detraibili nella propria dichiarazione dei redditi.
Esistono due tipologie di detrazione fiscale ammesse per i lavori effettuati sulle singole unità abitative:
detrazione del 50% delle spese sostenute tra il 26 giugno 2012 ed il 31 dicembre 2024, con un limite massimo di spesa di 96.000 € per ciascuna unità immobiliare;
detrazione del 36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 € per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2025.
La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.
Se, per qualsiasi motivo, il contribuente non ha usufruito dell’agevolazione in uno o più anni, pur avendone diritto, può comunque beneficiare della detrazione nei successivi periodi d’imposta indicando in dichiarazione il numero della rata corrispondente.
Quali misure rientrano nella detrazione?
Rientrano tra i lavori effettuati sulle singole unità anche gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
Rientrano tra gli “atti illeciti” quelli penalmente illeciti (furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato che leda i diritti giuridicamente protetti).
Ecco un dettaglio delle misure ammesse all'agevolazione fiscale:
rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
porte blindate o rinforzate;
apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
apposizione di saracinesche;
tapparelle metalliche con bloccaggi;
vetri antisfondamento;
casseforti a muro;
fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
Il beneficio si applica strettamente alle spese per gli interventi sull'immobile: per fare un esempio, non sono agevolabili eventuali contratti stipulati con un istituto di vigilanza.
Chi può beneficiare della detrazione?
Possono usufruire dell'agevolazione fiscale i contribuenti italiani (residenti o meno in Italia) assoggettati all'Irpef.
Inoltre, non solo i proprietari degli immobili ma anche i titolari dei diritti reali di godimento sugli immobili che sono oggetto delle misure e che ne sostengono le spese.
Tra gli aventi diritto, purché sostengano le spese e siano gli intestatari di bonifici e fatture, ci sono anche:
il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
il componente dell’unione civile;
il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, se ha sostenuto spese a partire dal 1° gennaio 2016.
Laddove vi fossero due comproprietari di un immobile che hanno entrambi sostenuto la spesa per gli interventi sull'immobile, se la fattura e il bonifico sono intestati a uno solo di essi, la detrazione spetta anche al soggetto non indicato nei documenti a patto che nella fattura si annotati la percentuale di spesa sostenuta da quest’ultimo.
Per maggiori informazioni e chiarimenti, puoi rivolgerti agli operatori delle nostre sedi CAF ANMIL presenti in tutta Italia.
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